Pareri in materia di Appalti Pubblici

Argomento: lotti funzionali

Quali sono le differenze tra lotto funzionale e prestazionale? Sarebbe possibile avere degli esempi pratici chiarificatori di entrambi? In una gara riferita a lavori effettuata tramite RdO MEPA con procedura negoziata su bandi eterogenei quali OG1 lavori edili, OS3 opere idrauliche e OS30 opere elettriche, la suddivisione della stessa nei citati tre distinti lotti, è riconducibile a quale delle due categorie?

Il servizio in parola prevede, tra i vari aspetti, quello della reperibilità H24 dell’operatore economico aggiudicatario, con l'obbligo di dover effettuare interventi tecnici per rotture di caldaie, entro un termine massimo generalmente indicato in una o due ore dalla chiamata. Qualora si necessiti di dover effettuare la gara in oggetto suddivisa in lotti funzionali, corrispondenti ciascuno a diverse aree geografiche del territorio nazionale, quale sarebbe il modo migliore per contemplare nel bando, l’obbligatorietà al possesso di tale capacità quale requisito di partecipazione? In altre parole, al fine di evitare che si crei il paradosso di una ditta di Palermo che si aggiudichi il lotto di Bolzano, con ovvie criticità nel corretto svolgimento del servizio, come sarebbe più opportuno regolamentare in gara l’obbligo al possesso della suddetta capacità d'intervento? Sarebbe possibile indicare un limite massimo di chilometri di distanza, dalla sede operativa dell'azienda al luogo d'esecuzione contrattuale? Oppure con quale altra modalità sarebbe più opportuno disciplinare tale aspetto? Ten. Col. Filippo STIVANI.